Romano Cappelli: un mito anche per il VBC Pontedera.

Da poco abbiamo festeggiato i nostri primi 50 anni.Quelle (e quelli) che allora c'erano non possono che piangere la scomparsa di Romano Cappelli.E chi non c'era? Ora spieghiamo...Er Cappelli era il fornaio che aveva laboratorio e negozio a due passi dalla palestra Marconcini. Impossibile per chi ha conosciuto quel forno dimenticare il buon odore di pane appena sfornato che emanava...Fin dai primi anni avevamo fatto amicizia. Quando le nostre giovani (allora lo erano tutte giovani) si allenavano dopo cena (prima di cena lo facevano i maschietti...), mi mettevo d'accordo con lui e verso le 23,30, quando le atlete facevano la doccia, andavo al forno a prendere qualche metro quadro di schiacciata appena sfornata che, dopo averla aperta con un coltellone, farcivo con mortadella o soppressata.E la festa cominciava...Una delle prime volte che andammo in trasferta in Sardegna volle venire anche lui. Il problema fu che durante il lavoro della notte precedente gli rimase un dito nell'impastatrice del pane e ne perse un pezzo. Andò all'ospedale, si fece ricucire alla meglio e al mattino salì sull'aereo dopo aver firmato per il suo "rilascio".Mitico, in quel viaggio, il fiasco del vino che teneva sotto braccio (a quei tempi non c'erano paure di terrorismo) e che ogni tanto qualcuno portava alla bocca, anche qualche atleta... ma senza esagerare.Quasi sempre veniva a vedere le partite, magari richiamato dal rumore che proveniva dalla Marconcini, portandosi la sedia e mettendosi in fondo vicino all'ingresso.E quasi ogni anno si metteva le mani in tasca e ci aiutava finanziariamente.Er Cappelli ci mancherà, e tanto, perchè la sua presenza ci ha aiutato ad andare avanti ed a diventare quello che siamo oggi.Le più sentite condoglianze vanno alla sua famiglia a cui ci uniamo nel dolore.Con queste poche righe speriamo che anche chi non lo ha conosciuto abbia imparato a volergli bene, come noi abbiamo fatto per anni ed anni.paolo.


Fonte: La Società.